Castello Camponeschi

Castel Camponeschi

Il borgo murato di Castello Camponeschi è un esempio singolare di Castrum circondato a distanza da cinta muraria tranne che per il lato sud-ovest dove gli abitati dell'impianto demico coincidono con la cinta stessa.
Caso singolare, in quanto i borghi castellati dell'Abruzzo sono in genere costituiti da impianti nei quali i muri esterni degli abitati costituiscono al tempo stesso cinta muraria difensiva.

Castello Camponeschi è vicino, viceversa, al modello toscano di Monteriggioni nel quale l'impianto demico è completamente distaccato dalla cinta muraria.
E' difficile individuare l'epoca, più o meno precisa, nella quale si è proceduto all'incastellamento di Castello Camponeschi, mancando in maniera pressochè totale qualsiasi sicura documentazione scritta.
E' chiara la logica difensiva che presiede ad esso.
Nel corso del Medio Evo fù necessario procedere alla erezione di Castelli che, nella generalizzata carenza di un potere centrale, rendesse possibile la vita difensiva delle popolazioni.
L'incastellamento, ovvero, diventa un elemento portante del paesaggio.
Castello Camponeschi si inserisce in forma emblematica in questo processo.
Nel 1508, per la prima volta, il Castello viene nominato "Castrum S. Petri Camponeschi".
Il borgo è stato abitato fino al 1963, quando l'ultima famiglia si trasferì a Prata D'Ansidonia.